I Numeri del 2023 – Un anno da record: Pogacar, Van der Poel, Evenepoel e la Jumbo-Visma hanno riscritto la storia
A dimostrazione di quella che sembra sempre più una vera “Eta dell’Oro” del ciclismo su strada, quella che si è ormai chiusa è una stagione memorabile sotto tanti aspetti. Nell’arco del calendario 2023 campioni entusiasmanti si sono sfidati praticamente in ogni occasione importante, le gare sono state spesso altamente spettacolari e il seguito su scala mondiale è parso andare sempre più in crescendo. Insomma, una stagione da record, anche per quel che riguarda i risultati ottenuti dai campioni di cui sopra, per il modo in cui spesso questi risultati sono stati ottenuti e per l’entità di quello che i protagonisti della scena sono riusciti a mettere in mostra.
WorldTour, mai così veloci
La statistica è di quelle eloquenti. Considerate le sole prove del calendario WorldTour, non si è mai andati così veloci. Il dato del 2023 si attesa a 41,807 chilometri orari di media complessiva, che è la più alta delle ultime 10 stagioni. Il primato precedente era quello del 2021, “fermo” a 41,564. Quella del 2021 è stata peraltro la stagione della svolta, almeno sotto questo aspetto, dato che fu la prima in cui la media oraria delle corse più importanti dell’anno andò oltre la barriera dei 41 km/h. Ovviamente, bisogna considerare quelli che possono essere percorsi diversi nell’ambito, in particolare delle corse a tappe, che possono pesare nella considerazione di un dato “assoluto”. Così, un’idea più limpida della cosa, possiamo guardare alle sole Classiche di livello WorldTour, che negli anni hanno percorsi che possono essere sì differenti, ma la cui tipologia raramente cambia del tutto: ebbene, la media delle Classiche WT 2023 è stata di 42,772 km/h, anche in questo caso la più veloce della storia (il primato precedente era di 42,334, risalente al 2022).
Grandi Giri, i record della Jumbo-Visma
Se si guarda a Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España, una squadra è stata capace di riscrivere il libro dei record, lasciandoci sopra un marchio giallonero. Si tratta della Jumbo-Visma, che è riuscita a fare una tripletta mai riuscita a nessun altra formazione prima, ovvero portare a casa la Maglia Rosa, la Maglia Gialla e la Maglia Rossa nella stessa stagione, per di più con tre corridori diversi. La sinfonia è stata composta da Primož Roglič, premiato a Roma, Jonas Vingegaard, omaggiato a Parigi, e dalla sorpresa Sepp Kuss, in tripudio a Madrid. Ancor più notevole peraltro l’impresa dello statunitense, che oltre a partecipare e portare a termine i tre GT nello stesso anno ne ha anche vinto uno, come prima di lui in tutta la lunga storia del ciclismo era riuscito a fare solamente Gastone Nencini nel 1957
Proprio a Madrid la Jumbo-Visma ha eguagliato un altro primato, che rimaneva inavvicinato dal 1966. Kuss è stato infatti accompagnato sul podio dai già citati Vingegaard e Roglič, che hanno così composto una foto celebrativa senza corridori di altre squadre, a testimonianza di un dominio indiscutibile. Non è un primato assoluto, come detto, perché era già successo 57 anni fa, sempre alla Vuelta, quando fu la Kas-Kaskol a monopolizzare il podio, grazie a Francisco Gabica, Eusebio Vélez e Carlos Echeverria.
Mathieu van der Poel, come te nessuno mai
Mathieu van der Poel è un altro dei super campioni che stanno caratterizzando questo periodo storico ciclistico. Quello che il neerlandese ha saputo fare nel 2023 non ha fondamentalmente eguali nella storia in quanto a corse di un giorno. Il corridore della Alpecin-Deceuninck è stato infatti capace di vincere, nella stessa stagione, la Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix e anche la prova in linea del Mondiale di Glasgow. Già la doppietta Sanremo-Roubaix aveva proiettato Van der Poel nella storia, visto che prima di lui solo Cyrille Van Hauwaert (1908), Sean Kelly (1986) e John Degenkolb (2015) riuscirono nell’accoppiata. Qualche mese dopo, VDP ha salutato tutti anche sulle strade del tortuoso circuito di Glasgow, andando a firmare una tripletta leggendaria (senza dimenticare ovviamente anche l’inedita accoppiata iridata con il Mondiale di Ciclocross).
Tadej Pogacar, tra i più grandi di sempre
Un’altra grande stagione per Tadej Pogacar che, pur avendo steccato al Tour de France, si consola con un altro record di altissimo livello. Lo sloveno dell’UAE Team Emirates infatti è entrato nel ristrettissimo gruppo di corridori che nello stesso anno sono riusciti a vincere il Giro delle Fiandre e Il Lombardia. Il primo successo nella Classica Monumento belga è coinciso infatti con il terzo consecutivo in quella delle foglie morte, impresa riuscita in passato soltanto a Rik Van Looy nel 1959 e a Hennie Kuiper nel 1981. Una doppietta molto difficile da ottenere sia per le profonde differenze tra le due corse, che per la lontananza in calendario che aumenta ulteriormente il peso specifico di questo campione.
Classiche Monumento e Mondiali, un affare per pochi…
Negli ultimi anni, la rosa dei corridori in grado di vincere la grandi corse di un giorno, si è notevolmente ristretta. Rispetto ad alcune stagioni fa, quando c’era più alternanza, ultimamente soltanto in pochi sono riusciti a mettere le mano sulle Classiche Monumento e i Campionati del Mondo. Se prendiamo in considerazione gli ultimi undici eventi, ci accorgiamo del fatto che ben dieci sono state vinte soltanto da tre corridori, ovvero Tadej Pogacar, Remco Evenepoel e Mathieu van der Poel. Lo sloveno ha vinto infatti Il Lombardia 2022 e 2023 e il Giro delle Fiandre 2023, il belga la Liegi-Bastogne-Liegi 2022 e 2023 e Il Mondiale 2022, mentre il neerlandese Il Fiandre 2022 e nel 2023 l’inedito tris Sanremo, Roubaix e Mondiale. L’unica eccezione resta la Parigi-Roubaix 2022, unica classica che rimane un terno al lotto, vinta da Dylan van Baarle.
…uomini solitari!
Un’altra pietra miliare di questo 2023 è rappresentata dal fatto che tutte e cinque le Classiche Monumento (Sanremo, Fiandre, Roubaix, Liegi, Lombardia) nonché il Campionato del Mondo in linea sono state vinte in solitaria. Nessuno di questi eventi si è infatti deciso in volata ristretta ma soltanto per distacco. Una novità assoluta, dato che non era mai successo in passato che le dinamiche di corsa si sviluppassero tutte nello stesso modo in un’unica stagione. Quella più combattuta, per così dire, è stata la Sanremo con un distacco di 15” tra Mathieu van der Poel e Filippo Ganna, seguita dal Giro delle Fiandre, dove soltanto 16 secondi hanno separato Tadej Pogacar e lo stesso van der Poel.
Campionato del Mondo, Remco Evenepoel come Abraham Olano
Remco Evenepoel, a soli 23 anni è riuscito in un’impresa che ad Abraham Olano era riuscita a 28. Il giovane asso belga, vincendo in quel di Glasgow il Campionato del Mondo a cronometro, ha raggiunto lo spagnolo nell’esclusivo club, di cui fanno parte solo loro, di coloro che sono riusciti a vincere sia quello in linea che quello contro il tempo, dando seguito al successo di Wollongong 2022. Un’altra impresa completata nel corso di questo 2023 che non si vede tutti i giorni e che sottolinea lo spessore di un grande campione che, presumibilmente, deve ancora dare il meglio di sé. Un’altra analogia con la doppietta di Olano è che anche lui era riuscito a vincere due Mondiali in due Continenti diversi.
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